Esplosione di condensatori trifase, assemblati all’interno di un quadro di rifasamento realizzato artigianalmente
L’installazione in una rete elettrica di un banco di condensatori tecnicamente errato o non idoneo, senza conoscere i più moderni sistemi di protezione, può causare danni terribili. Solo un produttore esperto, quindi, conosce le tecnologie necessarie per creare un rifasatore auto-protetto (in grado di porsi in uno stato di sicurezza se le condizioni di lavoro sono troppo gravose).
Un banco di condensatori è essenzialmente un magazzino di energia e se questo magazzino non è ben gestito, può esplodere, prendere fuoco e causare danni a cose o persone.
Per questo motivo, inizialmente invece di tentare di auto prodursi un apparecchio di rifasamento, raccomandiamo un approccio più prudente, in particolare volto a proteggere l’immagine e la reputazione dell’azienda cliente.
Come già detto, la costruzione di un rifasatore richiede esperienza: se oltre ai condensatori è necessario utilizzare anche induttanze di blocco, è necessario conoscere la dinamica che regola il fenomeno di saturazione di un’induttanza di tipo ad avvolgimento su pacco laminare in traferro. Ecco perché, solitamente, le aziende specializzate nella fornitura di soluzioni professionali, (esecuzione di audit, campagne di misure elettriche, ecc.), così come cablatori/assemblatori di quadri elettrici, quando si tratta di rifasamento evitano di cimentarsi in realizzazioni «fatte in casa».
Un fornitore specializzato come COMAR, infatti, è in grado di tenere in considerazione diverse criticità durante la progettazione del rifasatore.
Come dimensionare un rifasatore in presenza di un tasso di distorsione armonica in corrente (THDI) del 120% e in tensione (THDU) del 20%?
Il quadro elettrico ha preso fuoco, con conseguenze potenzialmente disastrose